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Nel dibattito mondiale sul futuro del pianeta lo sviluppo sostenibile è un tema cruciale. LItalia, naturalmente, è coinvolta fortemente in questo confronto e lo è anche per il settore della produzione agroalimentare.
Il nostro Paese, infatti, ha una specificità importante: possiede uno dei patrimoni di specialità agroalimentari più ricchi al mondo. E ogni strategia sulla valorizzazione ecocompatibile del territorio deve tenerne conto. Se questo ragionamento vale per tutto il Paese, è importante soprattutto nel sistema delle aree protette: perché esse rappresentano una porzione significativa del territorio nazionale, ma soprattutto perché qui è cruciale il ruolo della produzione enogastronomica tipica e tradizionale. Nelle aree del sistema dei parchi spesso a forte vocazione agro-pastorale lartigianato alimentare è indissolubilmente legato allagricoltura e si manifesta in prodotti di assoluto valore, anche se quantitativamente ancora scarsi. Sono prodotti che possono sopravvivere solo se il territorio circostante vive integro e salubre, se il consumatore intelligente impara ad apprezzarli e se è disposto a pagarli il giusto prezzo. Il primo passo in questa direzione grazie allazione del Ministero dellAmbiente è stato compiuto: mettere a disposizione di quei consumatori linventario della miglior produzione reperibile allinterno delle aree protette. Sono convinto che questo Atlante risultato della mappatura ragionata dei prodotti tipici presenti allinterno delle aree protette sia un utile esempio di come si possa coniugare sviluppo e tradizione, enogastronomia e tutela dellambiente. Ora tocca ai produttori stessi scommettere su questo tipo di sviluppo: incrementare le quantità, migliorare gli standard produttivi, adeguare le strutture di lavoro, ottenere le opportune autorizzazioni igienico-sanitarie. Insomma sviluppare la loro attività approfittando di tutto il sostegno e del valore aggiunto che il sistema dei parchi può offrire.
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