Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Mappa Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Regioni:

Emilia-Romagna, Toscana

Province:

Lucca, Massa Carrara, Parma, Reggio Emilia

Comuni:

Busana, Castelnovo ne’ Monti, Collagna, Comano, Corniglio, Filattiera, Fivizzano, Giuncugnano, Licciana Nardi, Ligonchio, Ramiseto, San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina, Villa Minozzo

Superficie:

26.000 ettari

Ente parco in fase di costituzione.

Per qualsiasi informazione rivolgersi al Parco del Gigante:

Busana (Re)
Via Nazionale Sud, 3/1
Tel. 0522 891209 - 0522 891585
fax 0522 891587
E-mail:
parco@parco-gigante.it
Siti:
www.parks.it/parco.gigante

www.regione.emiliaromagna.it/
parchi/reggiano

Foto Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano


E' l’ultimo nato tra i parchi nazionali italiani. Per tre quarti in Emilia Romagna e per un quarto in Toscana, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano raccoglie in un’unica grande area protetta il Parco Regionale del Gigante, parte del Parco Regionale dell’Alta Val Parma e Cedra, in Emilia-Romagna, e aree della Lunigiana e della Garfagnana che vantano alcune fra le cime più alte della dorsale appenninica settentrionale. Ricco di foreste, alle faggete si alternano nuclei spontanei di abete bianco e conifere. Di recentissima istituzione, non ha ancora un organismo direttivo; per informazioni è possibile rivolgersi alla sede del Parco del Gigante i cui dati sono indicati nella scheda a lato.

Carta d’identità gastronomica

Solcato da tracciati storici millenari (i passi delle Radici, di Pradarena, del Cerreto, del Lagastrello) e denso di architetture tradizionali (teggie, metati, carbonaie, mulini, antiche dimore contadine di montagna), il parco coniuga felicemente due termini apparentemente antitetici, uomo e natura. Come ovunque sull’Appennino, la presenza umana si è retta per secoli sullo sfruttamento delle risorse del bosco (legna, cereali minori, castagne, funghi, piccoli frutti) e sulla trasformazione casearia. Il formaggio più tipico e noto è il Parmigiano-Reggiano (particolarmente pregiato quello fatto con latte di vacche Rosse), ma c’è anche una produzione rilevante di pecorini, disseminata in piccoli caseifici e venduta dopo breve stagionatura. Il più semplice dei prodotti da forno è il pane rotondo di Civago, frazione di Villa Minozzo e base di partenza per le escursioni ai boschi dell’Abetina Reale e, sul lato toscano, il pane di Signano, piccola frazione di Fivizzano, poco salato come è tradizione nei pani toscani. Accompagnano formaggi e salumi vari altri “pani” conditi con lo strutto, come le focaccette chiamate in dialetto gnocc, chezzi, strie. La polenta, fritta, distesa sul tavolo e poco condita e i cazzagai (cioè polenta al profumo di soffritto), oppure fumante, accompagnata a ricotta, formaggio, salsicciotti, era il piatto unico della famiglia contadina di questa parte di Appennino. è stata richiesta di recente l’Igp per lo scarpazzone (detto impropriamente erbazzone), torta salata con un ripieno di bietole o spinaci, cipollotti, lardo e Parmigiano-Reggiano, incassato in una pasta sottile e cotto al forno.


Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
Erbe aromatiche Pesce Sale Altri prodotti
Indice


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