Vino |
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Cinque Terre Doc, Sciacchetrà DocSono pochi i vignaioli che continuano a praticare la viticoltura su queste terre avare e difficili. Le vigne sono allevate con un sistema di potatura detto a tendone basso, e basse lo sono davvero, tanto che non è raro vedere i contadini lavorare in ginocchio. La versione secca del Cinque Terre (ottenuta dalle uve a bacca bianca vermentino, bosco e albarola) ha riflessi paglierini uniti a un naso di buona freschezza, con note floreali e salmastre. Se ben governato in vigna, al palato è carezzevole e sapido. Dalla vinificazione delle stesse uve nasce il pregiato e raro Sciacchetrà (Doc dal 1973 come la tipologia secca). Le uve, dopo aver raggiunto una sovramaturazione in vigna, sono appese in locali al riparo dal sole che ne cuocerebbe gli aromi fino a raggiungere la giusta concentrazione; a questo punto sono pigiate e inizia una lunga fermentazione. Al suo meglio lo Sciacchetrà ha un bel colore ambrato, sprigiona profumi di cacao, macchia mediterranea e albicocca e offre una beva ricca, grassa, sostenuta da buona acidità. La convinzione che il futuro della Cinque Terre sia legato alla possibilità di mantenere attiva la coltivazione della vite ha spinto lEnte Parco e Slow Food a creare un Presdio per la sperimentazione, la produzione e la commercializzazione di uno Sciacchetrà eccellente. |
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