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Razze autoctone e carni |
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BufaloAnimali dallo zoccolo largo e dalla muscolatura possente, i bufali erano impiegati per la lavorazione dei terreni acquitrinosi molto prima che gli interventi di bonifica rendessero fertili queste terre. Secondo alcuni storici il bufalo era presente in Italia già in epoca romana e veniva utilizzato per lo sfruttamento dei terreni paludosi e malsani. Certamente era conosciuto, poiché le conquiste avevano spinto i Romani a Oriente, fino alla Mesopotamia, dove i bufali erano utilizzati dalle popolazioni locali, ma è più probabile il suo arrivo in Italia al seguito dei Longobardi oppure con le invasioni dei Saraceni e dei Mori in Meridione. La prima vera attestazione della presenza in Italia del bufalo la troviamo in un documento dellAbbazia di Farfa nel Lazio e risale allepoca angioina: un decreto di Carlo I dAngiò ordina la restituzione di un bufalo domito, cioè da lavoro. Già nel XIV secolo numerosi documenti testimoniano lesistenza di un attivo mercato riguardante la carne e i formaggi prodotti con il latte di bufala: ricotte, provole e mozze. La pelle era molto ricercata per farne cinghioni da carrozza, scarpe e cuoiame per i soldati, le corna erano adatte per i manici dei coltelli e altri oggetti ornamentali. La zona interessata era soprattutto la Piana del Sele e le piazze più importanti erano Napoli e Caserta. Le bonifiche delle zone paludose ordinate dal regime fascista hanno ridotto gli allevamenti ma dal secondo dopoguerra a oggi cè stato un costante incremento.Oggi nel Parco del Circeo ci sono circa 1000 bufale suddivise in 15 aziende (in media hanno una cinquantina di capi ciascuna, alcune anche qualche centinaio), allevate allo stato semibrado. Nonostante Latina sia nella Dop della Mozzarella di Bufala, gli allevatori vendono il latte e non lo trasformano direttamente. La produzione di carne è minima, ma è possibile gustarla uscendo appena dai confini del parco e raggiungendo Priverno. |
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Macelleria Gaetano Mastrantoni
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Priverno (Lt) Via Pomponio Palombo, 2 Tel. 330 349100 La macelleria non è nel parco, ma acquista i bufali da alcuni allevamenti dentro i confini dellarea protetta. |
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