Parco Nazionale della Sila

Mappa Parco Nazionale della Sila

Regione:

Calabria

Province:

Catanzaro, Cosenza, Crotone

Comuni:

Acri, Albi, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Corigliano Calabro, Cotronei, Longobucco, Magisano, Mesoraca, Pedace, Petilia Policastro, Petrona, San Giovanni in Fiore, Savelli, Serra Pedace, Sersale, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Taverna, Zagarise

Superficie:

75.700 ettari

Sede provvisoria del parco:

Cosenza
Viale della Repubblica, 26
Tel. 0984 76760 fax 0984 71093
E-mail:
parco.calabria@tin.it
Sito:
www.parks.it/parco.calabria

Logo Parco Nazionale della Sila

Foto Parco Nazionale della Sila


Nato dal vecchio Parco nazionale della Calabria, è costituito da due differenti complessi forestali: la Sila Grande, caratterizzata dalla presenza di estese foreste di pino laricio tra i 1400 e i 1700 metri, che si uniscono più in basso alle faggete e ai castagneti, e la Sila Piccola, di origine metamorfica e ricoperta da estese foreste di faggio con una forte presenza di abete bianco. Entrambe le aree presentano un andamento ondulato o di altopiano, ricche di acque e sfruttate in passato soprattutto per il legname. Il parco vanta uno dei nuclei più consistenti di lupo dell’Italia meridionale, il quale si ciba in prevalenza delle carni di ungulati (capriolo, daino e cinghiale).

Carta d’identità gastronomica

Abeti e pini, laghi e pascoli, cime innevate e l’aria frizzante dell’alta montagna a pochi chilometri dalle spiagge assolate del Tirreno e dello Ionio: la Sila presenta intriganti motivi di richiamo anche sotto il profilo gastronomico. Favorita dal clima che pur ad altitudini elevate risente del benefico influsso del mare e delle abbondanti piogge estive e autunnali, è la zona d’Italia più ricca di funghi: ne offre quasi tutto l’anno, dai porcini alle spugnole, dai galletti alle mazze di tamburo, ma il più tipico è il Lactarius deliciosus, detto rossito o sanguinello per il suo colore arancione-rosato. Si trova sotto i pini e si consuma fresco o conservato. Sott’olio si mettono non solo i funghi, ma diverse erbe spontanee e tutti i prodotti dell’orto: l’artigianato dei barattoli, basato su procedimenti di derivazione casalinga riveduti e corretti, si esprime qui ai massimi livelli. Variegato è il repertorio dei prodotti lattiero-caseari: caciocavallo, butirro, canestrato, provole, ricotta fresca o – più spesso – affumicata. Il capitolo delle carni conservate comprende capocolli, soppressate e salsicce più o meno piccanti (ottimi i salumi di suino Nero Calabrese) ma anche la neonata di alici o di sardella salata e condita con abbondante peperoncino. In Sila si coltivano ottime patate e si prepara ancora un pane di mistura, fatto con farina di grano e castagne. Lungo l’elenco dei dolci, alcuni dei quali originariamente legati alle principali festività: pitta ’mpigliata o ’nchiusa, cuzzupa, crocette di fichi secchi, pasta cumpettata, turdilli, susumelle.



Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
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Indice


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