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Frutta |
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Castagne, farina di neccio Dop, biscotti di castagneSplendido albero, il castagno caratterizza i boschi delle Apuane non meno di quelli dellAppennino Tosco-Emiliano e, come là, ha avuto unimportanza fondamentale nelleconomia agricola e nei costumi alimentari delle genti di montagna. La farina di neccio della Garfagnana, come qui la si chiama, ottenuta dalla macinazione a pietra delle castagne precedentemente essiccate, ha di recente ottenuto la denominazione di origine protetta dallUnione Europea. Questo interessante prodotto è la base per il castagnaccio, uno dei dolci più tipici della tradizione italiana, detto anche pattona. I necci sono focacce di farina di castagne impastata con acqua o latte e cotta su ferri da cialde: accompagnano la ricotta o i formaggi freschi. |
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Stefano Bresciani
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Molazzana (Lu) Frazione Alpe di SantAntonio Tel. 0583 760052 Castagne essiccate e farina di neccio della Garfagnana. |
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Castelnuovo di Garfagnana (Lu) Piazza Olinto Dini, 4 Tel. 0583 62260 Riunisce un centinaio di coltivatori di castagne, una quarantina dei quali producono farina di neccio. |
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Camporgiano (Lu) Via G. Bernardini, 4 Tel. 0583 618141 Biscotti al farro, alla farina di neccio e al granoturco. |
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Pieve Fosciana (Lu) Localià Ai Mulini Tel. 0583 666095 Mulino in pietra ad acqua. Produce farina di castagne, farina di farro e farina di granoturco ottofile (formenton) della Garfagnana. |
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Camporgiano (Lu) Frazione Poggio Garfagnana Località La Villa, 2 Tel. 0583 612203 Azienda biologica che produce farina di neccio della Garfagnana Dop, farina di granoturco ottofile, erbe officinali. Di recente ha reimpiantato unantica varietà di grano della Garfagnana: il grano torrenova. |
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Mela Rotella della Lunigiana e mela Casciana della GarfagnanaMedio-piccola, di forma rotonda leggermente schiacciata alle estremità, la mela Rotella è molto serbevole, con polpa bianca soda di sapore dolce-acidulo. Alla raccolta è verde con striature rosse, a maturazione diventa gialla con striature rosso intenso. Si raccoglie dalla seconda metà di ottobre in poi e si può consumare fin nel pieno dellinverno. Oltre che fresca, è tradizionalmente usata come mela da cuocere e per la preparazione di dolci. Nella Bassa Lunigiana è nota con lappellativo di Terenzano, frazione di Fivizzano. La mela Casciana invece è unantica varietà della Garfagnana, simile alla Rotella ma di pezzatura più grande e meno schiacciata. Il colore varia con striature da un verde chiaro al giallo, al rosso acceso quando lalbero è più esposto al sole. Acidula, dalla pasta molto dura, si mantiene a lungo, anche per gran parte dellinverno. |
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