Parco Regionale Corno alle Scale

Mappa Parco Regionale Corno alle Scale

Regione:

Emilia-Romagna

Provincia:

Bologna

Comune:

Lizzano in Belvedere

Superficie:

4974 ettari

Sede del parco:

Lizzano in Belvedere (Bo)
Località Pianaccio
Via Roma, 1
Tel. 0534 51761 fax 0534 51763
E-mail:
parco.corno@libero.it
Siti: www.regione.emilia-romagna.it/parchi/cornoscale
www.parks.it/parco.corno.scale

Logo Parco Regionale Corno alle Scale

Foto Parco Regionale Corno alle Scale


Si tratta di un parco di crinale, la cui importanza naturalistica è legata a molteplici emergenze: dalle singolarità geologiche e mineralogiche, alle presenze floristiche e faunistiche, agli elementi paesaggistici suggestivi (come ad esempio le spettacolari Cascate del Dardagna). L’aspetto forse più interessante è che da un lato le caratteristiche geografiche e orografiche hanno permesso un pieno sviluppo di ambienti appenninici (con il loro corredo vegetazionale, floristico e faunistico), dall’altro le quote sufficientemente elevate raggiunte dal Corno alle Scale e dalle altre cime vicine (La Nuda, il Monte Cornaccio, il Monte Gennaio) hanno consentito il permanere di habitat di carattere alpino.

Carta d’identità gastronomica

Dai boschi di Lizzano proveniva un tempo gran parte del legname (soprattutto di faggio) usato nell’Appennino Bolognese per la produzione di utensili e di carbone. Anche i castagneti fornivano legna da ardere o da lavoro, ma soprattutto i frutti erano importanti per il fabbisogno alimentare delle popolazioni. Maestosi castagni, spesso secolari, sono tenacemente abbarbicati ai ripidi versanti della montagna, a volte modellata da terrazzamenti sostenuti da muretti a secco. La raccolta delle castagne è stata recentemente ripresa su una parte dei 300 ettari di proprietà del Consorzio Utilisti di Pianaccio, un’istituzione comunitaria che ha anche ripristinato un antico essiccatoio e riavviato la produzione di farina di castagne. Le varietà più diffuse – oltre alla castagna selvatica detta Salvano – sono la Mascarino, la Lòiola (da caldarroste, ma si mangia anche bollita dopo averla pelata), la Pastanesa (coperta da una leggera peluria e più opaca, si usa per la preparazione di farina o si lessa con la buccia) e la Sborgà. Il sottobosco fornisce funghi e piccoli frutti (il mirtillo nero ha qui il limite meridionale della sua distribuzione). Sui pascoli delle malghe oltre i 1600 metri di quota, si allevano pecore, con produzione di formaggi; più a valle l’allevamento di bovini fornisce il latte per la produzione del Parmigiano-Reggiano. Il Salmerino è il più pregiato dei pesci che viene allevato nelle acque del Silla.


Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
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Indice


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