Parco Regionale del Po Cuneese

Salumi Parco Regionale del Po Cuneese

Salumi



Batiùr o mariùr

È un salume tradizionale di sole carni suine, condite con spezie e vino e insaccate nella vescica del maiale. Il doppio nome dialettale viene dal fatto che lo si consumava in due occasioni, il battesimo di un neonato e la prima visita del futuro genero. Un salame da festa grande dunque, che dava l’imprimatur al batié (battezzare) e al marié (sposarsi): le massaie lo lessavano e lo lasciavano raffreddare nel suo brodo, servendolo poi con riccioli di burro. Quand’è fresco lo si può mangiare anche crudo, ma i buongustai consigliano di seguire il procedimento tradizionale.

Mario Berardo
Cavour (To)
Piazza Sforzini, 3
Tel. 0121 69091
Produce anche salsiccia e salame crudo.


Salame di bue

Era un prodotto di recupero, fatto con parti altrimenti inutilizzabili delle carcasse di vacche a fine carriera: oggi è uno sfizio da gourmet. Nell’impasto, macinato a grana grossa, entrano per l’80% carni di bue (soprattutto spalla e sottospalla) e per il 20% pancetta di maiale; oltre a sale e pepe si aggiungono circa 6 litri per quintale di vino Nebbiolo e si insacca in budello naturale. La carne bovina non sopporta una stagionatura prolungata, quindi il salame va consumato entro 90, 100 giorni.

Macelleria Silvio Brarda
Cavour (To)
Via Peyron, 28
Tel. 0121 6295
Da segnalare anche per il lardo al rosmarino.

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