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Carlo PetriniPresidente Slow Food |
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Questo Atlante nasce da unoccasione importante e cioè dallincontro di due mondi culturali che per troppo tempo hanno vissuto separati: lambientalismo e lenogastronomia. I Verdi, gli ecologisti pensavano che occuparsi di vini, formaggi, salumi, di cibo insomma, rappresentasse una sorta di distrazione dai grandi temi ambientali. Dallaltra i gastronomi, i professionisti dellalimentazione vivevano in una sorta di paradiso terrestre dove gli unici parametri interessanti erano la qualità e leccellenza gustativa. Nessuno dei due mondi si era reso conto completamente che il loro ambito di studio e lavoro aveva un imprescindibile terreno comune: lagricoltura. Lagricoltura di qualità nasce unicamente da un territorio sano e da pratiche sostenibili e viceversa produrre cibi eccellenti e sani aiuta a preservare lecosistema. Ora grazie alla lungimirante mediazione del Ministero dellAmbiente i due mondi hanno trovato un percorso comune che si estrinseca nel libro che avete nelle mani. Un libro nato sul campo, dalla ricerca appassionata e sagace di tutto ciò che di buono, tipico e tradizionale si produce nei parchi italiani. E il sistema dei parchi, grazie a questo Atlante, assume un valore simbolico nuovo: diventa un esempio illuminante di un modo sostenibile di concepire agricoltura, artigianato e turismo. Un tuttuno dove si legano saldamente, come dicevamo, le aspirazioni delluniverso enogastronomico a quelle del mondo ambientalista. E pubblico e consumatori premieranno sicuramente questa impostazione, ne sono certo. Come sono certo che unopera come questa può diventare un utile modello per altri settori della nostra economia o addirittura per altri paesi. Insomma è stata una scommessa alta, dai contenuti fortemente innovativi, che almeno nel merito mi pare vinta. Il giudizio ora passa al variegato popolo di chi utilizzerà questo libro per inventarsi un turismo slow: attento ai valori paesaggistici e territoriali e nello stesso tempo interessato al piacere onesto del gusto. |
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