Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Mappa Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Regioni:

Abruzzo, Lazio, Molise

Province:

L’Aquila, Frosinone, Isernia

Comuni:

Alfedena, Alvito, Barrea, Bisegna, Campoli Appennino, Civitella Alfedena, Filignano, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Pescosolido, Picinisco, Pizzone, Rocchetta a Volturno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Scanno, Scapoli, Settefrati, Vallerotonda, Villavallelonga, Villetta Barrea

Superficie:

50.000 ettari di parco,
80.000 ettari di area di protezione esterna

Sede legale e amministrativa:

Pescasseroli (Aq)
Viale Santa Lucia, 1
Tel. 0863 910715 fax 0863 912132
E-mail:
centrostudi.pna@tiscalinet.it

Sede di rappresentanza:

Roma
Viale Tito Livio, 12
Tel. 06 35403331 fax 06 35403253
E-mail:
post@pna.it
Sito:
www.pna.it

Logo Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Foto Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise


Tra i più antichi parchi nazionali italiani, istituito nel 1923, ha avuto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune delle specie più importanti della fauna italiana: l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il lupo e la lince. È coperto per due terzi da faggete secolari. La reintroduzione del cervo e del capriolo, e il ritorno del cinghiale hanno permesso la ricostituzione, assieme ai grandi carnivori, delle catene alimentari originarie. Al di sopra della faggeta, le pietraie d’alta quota ospitano formazioni di pino mugo, rarissimo sull’Appennino, e una quantità di specie legate a questi ambienti estremi, spesso relitti della vegetazione dei periodi glaciali.

Carta d’identità gastronomica

La panarda, un banchetto apparecchiato per centinaia di persone che può comprendere anche 50 portate, è il rituale più appariscente di consumo collettivo del cibo nell’Abruzzo aquilano. Ma non è la regola: lo si imbandisce in occasione di particolari ricorrenze (a Villavallelonga, ad esempio, per la festa di Sant’Antonio Abate), con significato votivo e propiziatorio contrapposto alla normalità del vitto quotidiano. La gastronomia del parco è fatta di piatti poveri, decisamente improntati alla civiltà agro-pastorale: la pecora a cottur, gli abbuoti, i torcinelli. Oltre che delle carni e, più spesso, delle frattaglie ovine, si fa largo uso di erbe spontanee quali gli orapi (spinaci selvatici che crescono solo oltre i 2000 metri) e il puliero (nome locale del puleggio o mentuccia), celebrati in sagre popolari rispettivamente a Villetta Barrea e a Gioia dei Marsi. L’artigianato alimentare ha i suoi prodotti di punta nei formaggi: si fanno soprattutto pecorini ma anche un raro caprino, la Marzolina. Per quanto riguarda le golosità da merenda o da fine pasto, sono a base di mandorle i biscottini di Civitella Alfedena e i torroni di Alvito. A Scanno, si produce un dolce tradizionale ora chiamato Pan dell’orso, dall’impasto arricchito con mandorle e ricoperto di cioccolato, simile al parrozzo abruzzese.


Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
Erbe aromatiche Pesce Sale Altri prodotti
Indice


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