Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Mappa Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Regioni:

Emilia-Romagna, Toscana

Province:

Arezzo, Firenze, Forlì, Cesena

Comuni:

Bagno di Romagna, Bibbiena, Chiusi della Verna, Londa, Poppi, Portico San Benedetto, Pratovecchio, Premilcuore, San Godenzo, Santa Sofia, Stia, Tredozio

Superficie:

36.426 ettari

Sede del parco:

Pratovecchio (Ar)Via Guido Brocchi, 7
Tel. 0575 50301 fax 0575 504497
E-mail:
parco@technet.it

Sede della Comunità del parco:

Santa Sofia (Fc)
Via P. Nefetti, 3
Tel. 0543 971375 fax 0543 973034
E-mail:
comparco@tin.it
Sito:
www.parks.it/
parco.nazionale.for.casentinesi

Logo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Foto Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna


Vasta area a cavallo di Romagna e Toscana, il cuore del parco è rappresentato dalle Foreste Demaniali Casentinesi, un complesso antico, la cui oculata gestione, protrattasi nel corso dei secoli, ha consentito la conservazione di lembi estesi di foresta. L’area custodisce un patrimonio floristico e faunistico di grande interesse che annota come specie residenti il lupo e l’aquila reale, tra i grandi predatori, e diversi ungulati. Le foreste e i numerosi ambienti naturali fanno da cornice ai segni di millenaria presenza dell’uomo: borghi, mulattiere e soprattutto due santuari di assoluto fascino come La Verna e l’Eremo di Camaldoli.

Carta d’identità gastronomica

Oltre l’80% della superficie del parco è boscata e solo quattro abitanti su cento sono occupati nell’agricoltura. Tuttavia, nonostante o forse proprio per questa marginalità, l’elenco dei prodotti tipici è lungo e interessante, anche perché la particolare conformazione dell’area protetta – a cavallo tra Romagna, Casentino e Mugello – la rende partecipe di tecniche colturali e abitudini alimentari diverse. Per quanto riguarda l’allevamento, quasi tutto semibrado, basterebbero la vacca Chianina e, sull’altro versante, la Romagnola a spiegare l’alta qualità delle carni prodotte nel parco. Ma i meriti maggiori nel settore zootecnico (a favore del quale il parco ha promosso il recupero di pascoli di proprietà pubblica) sono stati acquisiti salvando, grazie a un progetto di recupero promosso dalla Comunità Montana del Casentino, dall’Apa e dalla provincia di Arezzo, i pochissimi esemplari superstiti di razze rustiche da allevare allo stato brado o semibrado, tra le quali anche le razze suine Mora Romagnola e Cinta Senese. Dal maiale si ricavano salumi eccellenti: la gota, il sambudello casentinese e la romagnola salsiccia matta o ciavàr. Le pecore, per lo più di razza Appenninica, forniscono la materia prima per ottimi formaggi e altri latticini quali la ricotta e il Raviggiolo.
Tra le piante da frutto spiccano il marrone del Mugello Igp e la pesca Regina di Londa (paese di una valletta laterale a quella del Sieve). Ma un censimento promosso dal parco ha consentito di individuare e di raccogliere nel vivaio di Cerreta (Ar) decine di antiche varietà di ciliegio, melo, pero. In alcuni paesi si continua a cuocere il pane nei forni a legna e nelle liquorerie dei monasteri sopravvive una consolidata tradizione di elisir, distillati e infusi di erbe.


San Paolo in Alpe

Acero Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Boschi Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
Erbe aromatiche Pesce Sale Altri prodotti
Indice


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