|
||||||||||||||||||||||
Salumi |
||||||||||||||||||||||
Bresaola della Valtellina IgpCelebre e antica specialità valtellinese (la si conosceva già nel Quattrocento), è una carne bovina magra leggermente salata ed essiccata, da consumarsi cruda. Come analoghe preparazioni di altri settori dellarco alpino (la carne secca dei Grigioni, il Bresì del Giura, la Mocetta valdostana) nasce dallesigenza di conservare i cibi per far fronte allisolamento invernale. Il nome deriverebbe da brisa, una ghiandola dei bovini particolarmente sapida: certo nel luogo dorigine la si chiama più spesso brisaola che bresaola. Per prepararla occorrono muscoli pregiati della coscia di manzi allevati a stabulazione aperta: fesa, punta danca, sottofesa, magatello, sottosso. Dopo essere stati rifilati, i tagli sono conciati con sale, pepe macinato grossolanamente e una mistura di erbe aromatiche che varia di norcino in norcino. I pezzi di carne sono poi messi allinterno di vasche in legno o acciaio, alternati a strati di miscela salante. Qui riposano in ambienti la cui temperatura non supera i 4 gradi. Dopo 10 giorni li si lava in acqua corrente, li si asciuga e li si insacca nella bondeana di bovino adulto, un budello poroso e molto elastico, che aderisce progressivamente alla massa asciugandola e proteggendola dagli agenti esterni. La stagionatura, in media di tre mesi, avviene nei primi giorni con esposizione al sole e poi in ambienti ventilati e asciutti. La bresaola si gusta affettata sottile, così comè, oppure, se più stagionata, dopo una breve marinatura in olio, sale e pepe. Per altre informazioni potete contattare il Consorzio Tutela del nome Bresaola della Valtellina Igp (Sondrio, via Trieste 66, tel. 0342 212736). |
|
|||||||||||||||||||||
SlinzigaEstraendo dalla coscia del manzo i muscoli con cui si prepara la bresaola, rimangono attaccati allosso dei pezzi di carne detti slinzighe o slinzeghe, che trattati in modo analogo diventano piccole bresaole, dal sapore più forte e marcato. |
|
|||||||||||||||||||||
|