Regione:
Calabria
Provincia:
Reggio Calabria
Comuni:
Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, SantAgata del Bianco, SantEufemia dAspromonte, Santa Cristina dAspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio
Superficie:
77.000 ettari
Sede del parco:
Santo Stefano in Aspromonte (Rc)
Frazione Gambarie
Via Aurora
Tel. 0965 743060 fax 0965 743026
E-mail:
enteparcoaspromonte@tin.it
Sito:
www.parks.it
/parco.nazionale.aspromonte

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Lembo meridionale della catena appenninica, dorigine granitico-cristallina, somiglia a una gigantesca piramide che, prossima al mare, sinerpica fino a 2000 metri con numerose cime e diversi altipiani dorigine sedimentaria marina. Segnata profondamente da molti corsi dacqua, nellarea protetta coperta da vasti boschi e macchia mediterranea sono presenti numerose specie, dal lupo al falco pellegrino, dal gufo reale allastore. Vanta la presenza dautentiche rarità quali laquila del Bonelli e la felce tropicale. Il parco è arricchito anche da notevoli presenze storiche, artistiche e archeologiche, testimonianze della cultura classica, grecanica e medievale.
Carta didentità gastronomica
Se la tradizione gastronomica dellarea costiera di Reggio Calabria è particolarmente ricca di piatti a base di pesce (pesce azzurro, tonno, pesce spada) pescato quotidianamente nello Stretto, le aree montuose dellinterno offrono invece i prodotti di uneconomia tipicamente pastorale e contadina. Nellarea grecanica dellAspromonte in alcuni villaggi si parla ancora un dialetto simile al greco antico e qui è possibile trovare, ma non in commercio, un rarissimo formaggio pecorino realizzato con uno stampo di legno particolare, la musulupa, che lascia sulla forma unimpronta circolare raffigurante figure umane, pupazzi. Tradizionali nella cucina locale sono i maccaruni e casa, maccheroni fatti a mano arrotolando un pezzetto di pasta attorno a un giunco oppure a un ferro da calza. La loro origine è magnogreca, sono conditi di solito con ragù di maiale e manzo o di capra. I maccaruni e la pasta secca in genere, importata dagli Arabi nel X secolo, sono insaporiti spesso con salsa di pomodoro fresco, sugo di pesce o frutti di mare, oppure vengono proposti in timballo, farciti con formaggi e salami, legumi o verdure oppure, tradizionalmente alla vigilia di Natale, con acciughe salate e mollica. Tipici di questarea della Calabria sono poi capocolli, soppressate, nduja e salsicce arricchite sempre con peperoncino e finocchietto. I dolci della provincia reggina sono unanticipazione della ricca, sontuosa, tradizione dolciaria siciliana. Particolarmente interessanti i torroni, ripieni di morbida pasta di mandorla oppure di mandorle a pezzetti e ricoperti di ostia, di zucchero glassato o di cioccolato, bianco o nero. Ma non si può parlare di questa zona della Calabria senza citare la produzione di bergamotto. Le notizie circa la provenienza del bergamotto e lavvio della coltivazione in questa zona della Calabria sono le più diverse. Originario delle Canarie e portato in Spagna, nella città di Berga, dallo stesso Colombo, oppure arrivato in Italia da Pergamo in Tuchia, più verosimilmente il bergamotto è una mutazione spontanea da altre specie agrumarie attecchita nel XVII secolo nei dintorni di Reggio Calabria. Il bergamotto trovò nella fascia costiera, lunga un centinaio di chilometri alla base delle pendici dellAspromonte, tra Villa San Giovanni e Gioiosa Ionica, il terreno ideale per la sua produzione. La sua fama è legata allinvenzione nel 1704 della prima acqua di colonia a base di essenza di bergamotto, opera di un profumiere piemontese emigrato in Germania, a Colonia. In seguito allo sviluppo della industria profumiera e alla grande richiesta di essenza le coltivazioni si estesero: nel 1830, nella zona di Melito Porto Salvo, i grandi proprietari terrieri dellepoca realizzarono i primi impianti industriali di trasformazione. La maggioranza del prodotto attualmente è esportato sotto forma di olio essenziale allestero, in particolare in Francia, per essere utilizzato dalle case cosmetiche e farmaceutiche. Straordinaria la raccolta di funghi nelle foreste di faggi dellAspromonte: porcini, pineroli, rositi, tricoloma sono in vendita in bancarelle improvvisate sulle strade dellimmediato entroterra reggino, in particolare a Gambarie.
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