Parco Nazionale del Pollino

Mappa Parco Nazionale del Pollino

Regioni:

Basilicata, Calabria

Province:

Cosenza, Matera, Potenza

Comuni:

Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Calvera, Carbone, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castelnuovo di Sant’Andrea, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Cersosimo, Chiaromonte, Civita, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Latronico, Lauria, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Noepoli, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, Rotonda, San Basile, San Costantino Albanese, San Donato di Ninea, San Giorgio Lucano, San Lorenzo Bellizzi, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, San Sosti, Sangineto, Sant’Agata di Esaro,Santa Domenica Talao, Saracena,Senise, Teana, Terranova di Pollino, Tortora, Valsinni, Verbicaro, Viggianello

Superficie:

192.565 ettari

Sede del parco:

Rotonda (Pz)
Palazzo Amato
Via Mordini, 20
Tel. 0973 661692 fax 0973 667802
E-mail:
ente@parcopollino.it
Siti:
www.parcopollino.it
www.parks.it/parco.nazionale.pollino
Logo Parco Nazionale del Pollino

Foto Parco Nazionale del Pollino
Il parco, la più estesa area protetta d’Italia, è costituita dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso, una delle maggiori aree wilderness italiane. Al confine tra la Basilicata e la Calabria, ha vette tra le piu alte del Mezzogiorno d’Italia coperte di neve per lunghi periodi dell’anno, da novembre a maggio. L’ambiente naturale, coperto da vaste faggete e solcato nel versante lucano dalla grande fiumara del Sinni, è ricco di siti paleontologici, come la Grotta del Romito e la Valle del Mercure, e archeologici, risalenti alla colonizzazione greca. Il Pollino, “montagna sacra”, conserva ancora antiche tradizioni agro-pastorali e una minoranza albanese che perpetua tuttora la cultura e la lingua dell’antico popolo illirico.

Carta d’identità gastronomica

Una frequentatissima festa popolare, intitolata alla Madonna del Pollino, celebra ogni anno la salita delle greggi alle praterie ad alta quota, scenario della più antica delle attività praticate nel parco. Pecorini, ma anche formaggi freschi come il Paddaccio e la Felciata di Morano, sono il risultato di una produzione casearia dalle caratteristiche ancora spiccatamente artigianali. Accanto ai formaggi, i salumi: innanzitutto la lucanica (salsiccia fresca da cui, già secondo lo scrittore del I secolo a.C. Marco Terenzio Varrone, deriverebbe il nome latino della Basilicata) e la Soppressata. Un paese in provincia di Potenza, Rotonda, è la piccola capitale dell’orticoltura del Pollino: vi si coltivano particolari fagioli, melanzane e pomodori, che vanno ad affiancare il peperone di Senise (Igp), consumato per lo più essiccato (i puparul crusch di molte ricette tradizionali). Sul versante meridionale del massiccio, dove si incuneano l’olivo e la vite, una produzione tradizionale è rappresentata dalla liquirizia. I funghi più abbondanti sono i cardoncelli e tra le fioriture che alimentano gli apiari del parco va ricordata la sulla, leguminosa molto diffusa nei pascoli del Pollino.

Piano Lannace


Santuario

Pani Salumi Razze autoctone Formaggi Riso e Pasta
Ortaggi e Legumi Funghi e Tartufi Frutta Dolci Olio
Vino Liquori e distillati Conserve Miele Acque minerali
Erbe aromatiche Pesce Sale Altri prodotti
Indice


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