Vino |
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Castel San Lorenzo Doc e Cilento DocNel territorio del parco ricadono due Doc: Castel San Lorenzo e Cilento. La prima si estende nei comuni di Castel San Lorenzo, Felitto e Bellosguardo e in parte dei comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Magliano Vetere e Ottati. Sotto questa denominazione troviamo Barbera, Rosso, Bianco, Rosato e Moscato, nelle versioni Spumante e Lambiccato. I vitigni principali sono aglianico, barbera, casanese, piedirosso, sangiovese, sciascinoso (a bacca rossa), moscato, fiano, greco, biancolella, malvasia bianca e trebbiano toscano (a bacca bianca). Singolare la presenza della barbera ormai radicata da oltre 80 anni tra i vitigni coltivati in questarea. La Doc Cilento comprende un territorio molto vasto (ben 58 comuni in provincia di Salerno) e quattro vini: lAglianico (in cui il vitigno omonimo entra per un minimo dell85%), il Bianco (60-65% di fiano, con trebbiano toscano, greco bianco e/o malvasia bianca), il Rosato (70-80% di sangiovese, con aglianico, primitivo e/o piedirosso), il Rosso (dove accanto ai vitigni tradizionali aglianico, piedirosso, primitivo compare anche un 10-15% di barbera e possono essere aggiunte piccole percentuali di altri vitigni a bacca rossa autorizzati nella provincia di Salerno). Per la grande variabilità di vitigni e di territori è assai difficile individuare caratteristiche organolettiche utili a caratterizzare i vini del Cilento in generale. Possiamo dire che i bianchi di questarea, quando sono prodotti con cura in vigna e con tecnologie moderne in cantina, esprimono un buon equilibrio, sentori fruttati al naso e, in certi campioni, una sensibile nota salata, una buona bevibilità, fresca e di notevole nerbo acido. I rossi presentano una maggiore diversificazione, anche perché i vini più importanti, seguendo una tendenza consolidata un poco in tutta Italia, vengono ammorbiditi assemblando ai vitigni autoctoni i cosiddetti vitigni internazionali. Comunque, anche se assemblati, i rossi del Cilento presentano in genere note calde, avvolgenti, che marcano sensibilmente il quadro degustativo. |
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